Dottoressa
Giulia Balconi

Ciascuno ha la possibilità e il diritto di potersi rivolgere ad uno psicologo nel momento in cui alcune situazioni personali, quali possono essere nell’ambito familiare, lavorativo, scolastico o sociale, portano una difficoltà tale da creare disagio o malessere nella persona. 

Saper riconoscere una propria difficoltà e muoversi per potervi trovare soluzione è già un importante passo verso il raggiungimento di un maggior stato di benessere personale e interpersonale. Ciò può riferirsi ad esempio a momenti che pongono la persona in particolare stress o tensione in quel determinato momento della vita, oppure in seguito a cambiamenti inattesi che portano dolore e sofferenza, o anche una difficoltosa riorganizzazione di tempi e spazi. 

Prendersi cura della propria salute mentale è inoltre spesso legato anche alla possibilità di raggiungere un maggior stato di benessere fisico.

Non è possibile definire aprioristicamente la durata complessiva di un percorso di sostegno psicologico, sia esso rivolto a un minore, a un adulto o a una coppia. Ciascuna situazione, infatti, presenta bisogni, necessità e domande cui è necessario rispondere con un progetto di presa in carico personalizzata e individualizzata. Innanzitutto è necessario valutare l’entità e la natura della problematica portata, in seguito si definirà, preventivamente e in accordo con il paziente, la modalità di presa in carico.

Per la presa in carico di un minore è necessario che entrambi i genitori ne siano informati e che il modulo di consenso informato venga firmato da entrambi o da chi ne detiene la responsabilità genitoriale o la tutela. Eccezione solo nei casi in cui:

• È decaduta la responsabilità genitoriali di uno o entrambi i genitori;
• È un tribunale a definire il coinvolgimento dello psicologo;
• Uno dei genitori si è rivolto ad un Giudice Tutelare che ha decretato la possibilità di presa in carico o consultazione del minore in assenza di consenso firmato da entrambi;
• Affidamento super-esclusivo a uno dei genitori (non esclusivo!).

È inoltre importante incontrare i genitori durante un colloquio conoscitivo, prima di conoscere il minore, affinché si possa avere una chiara presentazione della situazione e dei motivi che li hanno condotti a chiedere un supporto psicologico per il figlio. Durante tale colloquio sarà possibile presentare ai genitori le modalità di svolgimento del percorso, sia da un punto di vista pratico che burocratico in relazione a quanto previsto dalla legge e dal Codice Deontologico degli Psicologi.